Regina Palace Hotel: Storia di un Progetto
Arredi lussuosi, lampadari di cristallo, raffinati tessuti, tappeti persiani e antichi affreschi fanno del Regina Palace Hotel una residenza esclusiva di altissimo livello.
Essere entrati a far parte della squadra che nel 2005 si è occupata del restauro conservativo dell’hotel è stato per noi un grande privilegio e una sfida a cui abbiamo subito accettato di partecipare.
Ci siamo occupati della creazione dell’illuminazione interna e esterna e delle targhe in collaborazione con lo studio Statilio Ubiali Architect, ripercorrendo i secoli di storia che hanno costruito la “grandeur” dell’albergo.
Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono: “Perché?”
Io oso sognare cose che non sono mai state e dico: “Perché no?”
La Genesi
Uno degli aspetti del nostro lavoro che più ci gratifica e appassiona è quando ci viene affidato un nuovo progetto, da seguire a 360 gradi. Per noi significa entrare in un nuovo mondo, capirne le regole e i principi, decidere di seguirli in una naturale continuità o di sovvertirli per creare un dinamico contrasto.
Quando ci è stato chiesto di curare la realizzazione dell’illuminazione interna e esterna e delle targhe del Regina Palace Hotel di Stresa, abbiamo subito accettato la sfida e ci siamo immerse nell’atmosfera fin de siècle che tuttora caratterizza questo albergo da sogno affacciato sulle rive del Lago Maggiore.
L’hotel rappresenta infatti una realtà di prestigio nel contesto sia alberghiero che storico. Il Regina Palace, quattro stelle ed inaugurato nel 1908 conserva ancora intatto il fascino fin de siècle dell’inaugurazione: in questo caso abbiamo scelto di accordarci perfettamente allo stile dell’hotel, rispettandone il suo valore storico e culturale e cercando di restituire integro il suo fascino.
Ci siamo trasformati in un viaggiatore della Belle Époque appena sceso dall’Orient Express e abbiamo cercato di guardare al progetto con i suoi occhi, alla ricerca di lusso e meraviglie italiane.
La Realizzazione
Le Targhe
Per le nuove creazioni a cui abbiamo lavorato, ci siamo totalmente immerse nell’atmosfera belle epoque di Stresa.
I casinò, le regate, i primi concorsi ippici che richiamavano re e regine, milionari, attori e scrittori che spesso arrivavano a bordo del nuovo Orient Express da poco inaugurato…
Abbiamo deciso di trasferire quell’atmosfera di incanto nei nostri arredi, per far sì che gli ospiti dell’hotel vivano giorni da sogno ora come allora: per la targa del Ristorante Charleston abbiamo optato per dei decori in metallo sbalzato nella parte inferiore, per delle lettere a rilievo dorate, per degli smalti blu e bianchi e per dei particolari dorati posti sulla corona.
Sono i primi del ‘900, la cena è servita: seguiteci in questo sogno a occhi aperti.
Le Lanterne
Per le lanterne e i lampioni non potevamo che ispirarci all’illuminazione urbana comparsa a Londra e Parigi all’inizio dell’800.
La forma caratteristica di questa tipologia di lanterna ha motivazioni sia estetiche che pratiche: i vetri dovevano proteggere la fiamma dal vento, mentre il castello superiore doveva servire a sfiatare i fumi della fiamma.
Come per le targhe, anche per le lanterne abbiamo utilizzato decori in metallo dorato, lettere in rilievo dorate e particolari dorati sulla corona.
La sera, chiudendo gli occhi, potremmo aspettarci di udire i passi del lampionario arrivato per accenderle…
L’Illuminazione Interna
Cristalli molati, fusioni di ottone e ottone sbalzato a mano, oro foglia e oro 24K: non ci siamo dati limite nella scelta dei materiali e delle lavorazioni, per replicare il fascino eclettico e sfarzoso degli arredi di fine secolo e ricreare lo stupore che ha incantato e continua a incantare gli ospiti dell’hotel.
A ornare soffitti e pareti dell’Hotel Regina Palace sono la nostra plafoniera Tracy, le applique Judith e i lampadari Charlotte: creazioni nate dal nostro amore per l’illuminazione e dalla cura e passione che i nostri artigiani mettono in ogni piccolo dettaglio.
Camminare per i corridoi dell’hotel, varcare la soglia delle grandi sale significare fare un tuffo nel passato, circondati dalle soffuse luci delle nostre lampade.